Rischio di chiusura per un´importante struttura di ricerca, la Biotech di Siena, specializzata nella cura di malattie rare e neurodegerative, come la Corea di Huntington. L´azienda è nata nel 2000 con lo scopo specifico di fare ricerca scientifica e farmacologica su malattie che, per la loro scarsa diffusione, vengono spesso ignorate dalle grandi case farmaceutiche.
I problemi sono nati quando lo sponsor e azionista unico della Biotech, il Monte dei Paschi di Siena - impegnato con i propri problemi finanziari - ha annunciato l´interruzione dei finanziamenti. Ora non è solo il lavoro di una cinquantina di ricercatori e dipendenti ad essere a rischio, ma anche il patrimonio di conoscenze raccolte in questi anni.
In data 7 aprile si è svolto un incontro fra sindacati e i consiglieri della Regione Toscana Paolo Bambagioni e Marco Spinelli, per fare il punto della situazione, anche considerato il fatto che è già stata accolta la domanda di procedura fallimentare. A seguito di una mozione presentata dalle sigle sindacali, la Regione si è impegnata ad utilizzare il Fondo sociale europeo per salvare i posti di lavoro e non disperdere la conoscenze acquisite finora su queste malattie.
«Quella della Biotech – ha detto Marco Spinelli – è un caso che si colloca nel quadro delle difficoltà che hanno interessato il territorio di Siena in seguito alla vicenda del Monte dei Paschi. L’importante è agire nel minor tempo possibile, individuando un percorso capace di tutelare il futuro dei lavoratori e salvaguardare il patrimonio di un’eccellenza come la Biotech, che rappresenta una possibilità di sviluppo non solo per Siena ma per tutta la Toscana».